Maggio 29, 2016 - Commenti disabilitati su Lambda e architetture serverless, la nostra esperienza
Lambda e architetture serverless, la nostra esperienza
Siamo stati ospiti del Trentino Cloud Computing Meetup, dove abbiamo raccontato la nostra esperienza con AWS Lambda, il servizio di Amazon AWS per poter realizzare architetture serverless.
Dopo una breve introduzione sui servizi di cloud computing offerti da Amazon AWS, abbiamo parlato di come funziona AWS Lambda, delle sue features e del relativo paradigma delle serverless architectures, di cui tanto si parla da un anno a questa parte.
Il motto che abbiamo inventato per descrivere le lambda è “no ops, just code!”
Il servizio gestisce attualmente circa 400 mila fotografie, caricate da 150 mila fotografi. Ogni giorno vengono caricate circa 3000 foto.
Per sviluppare le lambda abbiamo usato Node.JS e il framework Serverless, che ci ha semplificato la scrittura, il testing automatico e il deploy su AWS delle diverse functions che componevano le nostre API. Servlerless inoltre consente di configurare facilmente l’API Gateway di Amazon per poter agganciare le lambda a delle rotte HTTP esposte ai nostri client (nella fattispecie il client è una app AngularJS).
Nella presentazione abbiamo cercato di condividere le cose che abbiamo imparato riguardo alle lambda, compresi pregi e difetti, e alcuni aspetti di cui bisogna tener conto per sfruttarle al meglio.
Alcuni link per approfondire l’argomento:
- Documentazione ufficiale
- Sulle performance delle lambda scritte in Node.js, Java o Python
- Una critica alle lambda
- Un post sulle serverless architectures su HighScalability.com
- Un bel tutorial per farsi una idea di un caso d’uso
Un ringraziamento a @pietro.dibello e Daniel Depaoli per la presentazione e Impact Hub Trento per l'ospitalità.